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Le sue opere sono spesso create durante spettacoli dal vivo, in cui la sua performance diviene parte integrante del significato della sua arte e durante la quale gli spettatori si immergono in un’ atmosfera surreale e profonda come viaggiatori di un’altra dimensione

 

Abbiamo incontrato Miwa Komatsu in occasione della sua performance dal vivo a  Mont Saint Michel, e come già accaduto in passato, ne siamo rimasti incantati. Le sue opere sono caratterizzate da un profondo legame con la natura e i suoi cicli di vita, e portando in esse la potenza e la capacità di esplorare temi come la vita e la morte, gli dei e gli esseri spirituali, l’artista sembra catturare l’energia vitale che permea il mondo naturale e la connessione speciale che tutti  possiamo avere con esso.

Ciò che ammiriamo va ben oltre la pura rappresentazione visiva, offrendo uno sguardo nel profondo dello spirito umano e nella nostra relazione con l’ambiente circostante. Utilizzando poi una varietà di mezzi espressivi, come la pittura, la scultura e la performance, Miwa crea un’esperienza artistica unica e coinvolgente, immersiva, carica di significato, evocando emozioni intense e profonde, talvolta sconosciute. Attraverso l’uso di forme astratte e simboli, invita il pubblico a riflettere sul significato della loro esistenza e sulle connessioni che hanno con gli altri esseri umani e con la natura.

Con la sua visione unica e il suo talento artistico, l’artista riesce a creare un’esperienza estetica che va molto oltre il piacere visivo, portando alla luce la complessità e l’immensità  della nostra esistenza.

 La natura è spesso l’ispirazione delle tue opere. In questo momento in cui moda design e arte parlano tanto di sostenibilità senti che è ancora più forte importante la responsabilità di questo messaggio di rispetto della natura?

Sì, penso che sia importante. La vita degli antichi era improntata ad una convivenza basata sul rispetto della natura. L’apprendimento a vivere in armonia con la natura, tramandato fin dall’antichità, deve essere impresso nei nostri geni. Nel mio lavoro creativo, a volte ho la sensazione che, semplificandomi la mente, potrei far emergere il mio senso latente di preghiera verso la natura che disegno sulla tela.

 

L’arte è un canale molto importante per poter sensibilizzare su temi così universali, credi che i social possono essere un canale di espressione e divulgazione artistica? Tu li usi?

Ho una persona responsabile dei social media e lascio che questa persona se ne occupi, così come la creazione e la diffusione di articoli.

Sono concentrata sul lavoro creativo, quindi è strutturato in questo modo. Credo che ci sia un grande potenziale per la diffusione dell’arte sui social media. Crediamo che anche le persone che non sono interessate all’arte possano venire a conoscenza di nuove possibilità attraverso Internet, il che può essere un passo verso una maggiore empatia per l’arte.

 

Che cosa cerca e che cos’è la spiritualità per te?

Ciò che cerco è la crescita della mia anima. È necessario sapere cosa desidera veramente la tua anima e quale ruolo vuole svolgere.

È l’importanza della preghiera e c’è un aspetto spirituale nel modo in cui vivo la mia vita. Ma per me è normale questo.

 

Sei stata ambasciatrice della maison Dior come si incontrano arte e moda dal tuo punto di vista , qual è il punto di congiunzione?

Imparando a conoscere la storia di Dior, ho potuto conoscere e studiare l’influenza e l’importanza della moda sulla società. Io stessa dipingo sempre dal vivo con una hakama bianco, perché parto sempre da una tela pulita.

 

Tra i molti riconoscimenti avuti quale è per te quello più prezioso al quale sei più legata?

Tutto è importante, tutto è un punto di riferimento, tutto ha significato per me, non saprei scegliere cosa mi ha dato più emozione perché ogni riconoscimento è stato unico.

Spesso le tue performance sono dal vivo, è un modo per far entrare in contatto le persone con la tua arte ?

Non è uno spettacolo, ma un rituale pieno di preghiera. Sento l’energia delle persone riunite in quel luogo e dipingo connettendomi con l’energia della terra e il potere della storia di quel posto. La pittura dal vivo in pubblico serve anche per connettersi direttamente con le persone riunite.

 

Il live painting di Mont Saint Michel è iniziato il 26 ottobre come progetto al santuario di Itsukushima, ed è un progetto quindi che vuole legare due città molto simboliche dal punto di vista della pace e dell’armonia ci parli di questo progetto più nel dettaglio..

 

Dal 2020 ho visitato Hiroshima molte volte, apprendendo gli studi sulla pace e gli orrori della guerra dai sopravvissuti alla bomba atomica. Dopo aver appreso ciò, ho iniziato a dipingere esprimendo preghiere per la pace attraverso le mie creazioni; ho dipinto prima al Santuario di Itsukushima, poi a Mont-Saint-Michel; sono città legate da 150 anni di amicizia. Conoscendo la storia di Mont-Saint-Michel, ne ho capito il passato, presente e futuro e ho imparato l’importanza delle preghiere per la pace e l’armonia. Inoltre, il 2023 sarà il millesimo anniversario dell’inizio della costruzione di Mont Saint Michel. Poter dipingere dal vivo con una preghiera in questo posto magico è stato per me simbolico e importante nella mia vita di artista

 

Qual è il sentimento che ti accompagna di più ogni volta che realizzi un’opera?

Ogni volta che creo opere d’arte sento la volontà dell’anima, non le emozioni o le intenzioni trasmesse dal cervello. Stacco la connessione razionale e mi lascio trasportare da ciò che vibra in me al livello più emotivo e profondo.

 

Quali sono i progetti futuri?

I miei impegni saranno molti e tutti molto coinvolgenti ; una mostra al Museo d’arte della città di Ashikaga nel febbraio 2024, una mostra pubblica nel quartiere Konohana di Osaka nel marzo 2024 e dopo la pausa dovuta al Covid-19 terrò finalmente la più importante mostra personale degli ultimi 4 anni a Taiwan a marzo 2024.

 

Che cos’è la felicità per Miwa ? E c’è un luogo per te che rappresenta la felicità, se c’è dov’è?

Sono felice di più quando posso meditare. Ho una sala di meditazione a casa, il luogo della mia felicità è li. Sono felice quando ho il mio tempo in cui posso meditare.

 

Verrai in Italia prossimamente?

Voglio tornare in Italia al più presto, il mio cuore è con l’Italia. Ho anche ricevuto un’offerta da un museo pubblico in Italia per una mostra personale; quindi, ho intenzione di tornare presto, ️perché adoro l’Italia, paese di arte e di grande sensibilità.

 

Miwa ha riscosso un grande successo in Giappone ed è attualmente richiesta in Europa e Stati Uniti. La sua opera Guardian Lion Dogs è in mostra permanente al British Museum.

L’arte di Komatsu continua ad attirare l’attenzione internazionale e le sue opere sono state collezionate da istituzioni come il World Trade Center di New York.

Inoltre, l’artista ha vinto il premio GIOVANE ARTISTA DELL’ANNO nel 2017 ed è stato invitato ad apparire in spot televisivi e diventare l’ambasciatore ufficiale della Maison Christian Dior.

La sua mostra personale nel dicembre 2018 ha registrato cifre record di presenze e vendite, nel 2019 è stata selezionata tra i 10 artisti di spicco da tutto il mondo per “Diversity for Peace” e le sue opere sono state esposte in Piazza San Marco a Venezia durante la 58a Mostra Internazionale d’Arte. Biennale.

Komatsu Miwa, con la produzione congiunta con Htc Vive Original e l’opera “INORI”, è stato nominato nella sezione VR (realtà virtuale) della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Nell’agosto 2020, a causa del COVID-19, Komatsu ha tenuto il suo primo concerto di beneficenza senza pubblico, una performance di pittura (ospitata da 24 Heures TV). La sua opera è stata venduta con successo per 200.000 dollari; il denaro è stato donato alla protezione sociale, al sostegno alla ripresa e al supporto medico per COVID-19.

Nel 2021, Komatsu ha creato un’opera d’arte come preghiera per la pace nel mondo e come omaggio alle anime delle vittime dell’11 settembre. Quest’opera d’arte è stata donata al Tempio Zenkouji, considerato un tesoro nazionale giapponese.

Nel 2022, ha tenuto la più grande mostra personale al Taro Okamoto Museum of Art.

La sua opera The Great Harmonization – Next Mandala è stata esposta in anticipo prima dell’evento del 1200° anniversario al Tempio Toji.