Valentino sostiene il sistema italiano e sfila a Milano anziché a Parigi, con uno show misto: live e digital, uomo e donna. La scelta era stata annunciata qualche tempo fa dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli che affermava: “Credo che, in questo periodo storico, sia di fondamentale importanza rimanere concentrati sul lavoro da compiere. È stimolante poter pensare a nuove idee, e questo è il tempo, in cui le idee possono crescere e diffondersi. Milano è una nuova opportunità, un grande progetto che sto sviluppando con i miei team, sul concetto di identity”.
Valentino sceglie Milano Fashion Week per presentare la nuova collezione Spring Summer 2021.
Uno show contemporaneo, che supera l’allure magnifica dei salotti parigini e sceglie una location più underground come le Fonderie Macchi, la fabbrica metallurgica attiva a Milano dal 1936. Scenografia che, come atto di resistenza urbana, vede spiccare la collaborazione con l’artista giapponese Satishi Kawamoto; che in stile guerrilla gardening, riempie l’area di fiori e piante. Un mood in linea con l’esaltazione romantica della nuova collezione Valentino Spring Summer 2021 e il concetto sempre più attuale di coltivare piante in spazi di cemento.
La collezione presentata durante Milano Fashion Week da Valentino, per il suo direttore creativo Pierpaolo Piccioli è l’occasione ideale per continuare ad innovare superando i vecchi schemi. Una riedizione dei codici stilistici, tipici della maison, in un nuovo processo di re-significazione.
Alla base della collezione c’è il concetto dell’esaltazione dell’individualità, messo in scena sia con i modelli non modelli, ma persone comuni, assoldati tramite street casting e un processo creativo che punta molto sull’emotività e sulla libertà di espressione.
Ogni look è stato accuratamente scelto in base alla personalità di ogni soggetto, giovani uomini e donne provenienti da diversi percorsi di vita. Eppure il risultato è stato di sorprendente coesione. Immancabili gli accenni couture: pizzo, macramè, uncinetto e ricami. Gli abiti femminili e maschili hanno condiviso forme, volumi e tessuti; alcuni capi completamente genderless si mixano da un guardaroba all’altro. Tra gli abiti spicca una riedizione di una stampa d’archivio floreale.
“La moda per me è un modo per parlare dei valori che contano oggi”, ha affermato Pierpaolo Piccioli. “La vera accettazione della diversità. Tolleranza e gentilezza. Questo è il mondo che voglio raccontare attraverso il mio lavoro di designer. “