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La sua capsule per Tomas Maier è nelle vetrine di New York, le creazioni di art design da Nilufar e i suoi gioielli sono unici e irripetibili: Osanna Visconti di Modrone o la visione contemporanea dell’hand made.

Un’infanzia circondata dalle “opere da indossare” disegnate per la madre da Lucio Fontana, Mario Ceroli, Arnaldo Pomodoro, gli studi di gemmologia a New York, gli artisti contemporanei frequentati con il marito gallerista Giangaleazzo Visconti… La visione della femminilità di Osanna Visconti di Modrone e della figlia Madina si riflette in creazioni scultoree, monili, ori, pietre – dal cristallo di rocca all’ematite alla pirite – in un’attenta ricerca sulle forme, tra fusioni in argento o in bronzo e geometrie pure. Plasmando nell’atelier milanese gioielli, mobili e oggetti che rievocano gli ori antichi, in una lavorazione artigianale minuziosa che riecheggia nella capsule collection disegnata in esclusiva per il brand americano Tomas Maier, distribuita nelle boutique del marchio tra cui Madison Av. a New York. Orecchini dalle linee essenziali interamente realizzati a mano in cui le differenti finiture – lisce, martellate, limate – sono la perfetta espressione dell’irripetibile. Come racconta a Posh Osanna Visconti di Modrone.

Come ha iniziato? In un laboratorio artigiano nel cuore della vecchia Roma. Quale la sua filosofia creativa nella realizzazione dei gioielli? Amo gioielli che siano donanti, anche concettuali ma non troppo, altrimenti rischiano di risultare distanti da chi li indossa.

E nella design collection quali le sue ispirazioni? Tutto ciò che mi circonda può essere fonte di ispirazione: la natura, l’architettura, l’arte… qualsiasi oggetto, in un momento preciso, può dar vita a un immaginario nuovo.

In che modo è iniziata la sua collaborazione con il marchio americano Tomas Maier? Sono una grande fan di Tomas Maier e amo molto la sua estetica. Ci siamo conosciuti attraverso un’amica comune, siamo diventati amici e da lì è nata questa collaborazione.

In che modo plasma le sue creazioni? Mi piace molto creare con le mie stesse mani, disegnando prima e modellando la cera poi.

Ci sono artisti che l’hanno ispirata nel corso degli anni? Sì e sono tanti ma, parlando di scultori amo molto Giacometti, Brancusi, Arp e Melotti.

E tra gli artisti contemporanei quali predilige? Penone, perché ricrea alberi, tronchi e cortecce; insomma, elementi della natura riprodotti in bronzo.

In quali esclusive boutique distribuisce i suoi gioielli? In diverse boutique tra cui Theresa a Monaco. Lei ha studiato gemmologia a New York.

Tra le pietre preziose quali predilige? Ho studiato al GIA – Gemological Institute Of America – e la mia passione sono i diamanti e le pietre semi grezze.

Realizza anche gioielli o design “su misura” per la sua clientela? Da quando mia figlia Madina lavora con me, molto spesso creiamo pezzi su misura e personalizzati, sia di interior che di gioielli.

Progetti per il futuro? Come in una fucina, il nostro atelier è sempre al lavoro su nuovi progetti. Tante idee e tante nuove collaborazioni per l’anno 2016.