At Six è il nuovo concept hotel che nella città di Stoccolma (opening previsto per il prossimo mese di marzo) si appresta infrangere gli schemi. Aria di novità, voglia di essenza e buon gusto, non solo in cucina ma anche nel design, elemento imprescindibile visto il contesto scandinavo in cui sorge.
Nello stile degli arredi, At Six è stato ideato per dar spazio alla contemporaneità, liberata da standard e valorizzata, anche nelle sue forme artistiche. L’atmosfera che vuole proporre ai suoi ospiti è un mix studiato ad hoc dal prestigioso Universal Design Studio che ha sottolineato le forme con la cromaticità, quasi, degli stessi complementi. Prevalente infatti la scelta del grigio pietra, delle sue sfumature neutre e particolarmente accentuate nelle 343 camere, mentre spicca un bianco granito nella lobby.
Pura nelle forme e coerente con le nuance predominanti degli altri ambienti anche la Presidential Suite, panoramica quanto luminosa e che apre lo sguardo allo skyline di Stoccolma, frammentato in un arcipelago di isole.
Nulla è lasciato al caso, come l’illuminazione, grazie a complementi fatti a mano da aziende locali, senza dimenticare la scelta di adornare con pochi pezzi scelti le pareti dei spazi comuni, creando una contemporary art collection di artisti emergenti locali accostati a opere di Julian Opie e Olafur Eliasson.
E non è tutto. Rompere gli schemi vuol dire anche definire un’identità che non risparmia qualche primato, quello di avere un rooftop restaurant & bar che nella capitale svedese pare ancora cosa inedita. Grazie infatti al suo Tak (il Tetto, in svedese, appunto) distribuito su due livelli, la sfida in cucina è quella fra la tradizione svedese e le contaminazioni giapponesi, in particolare. Tutto nelle mani di Frida Ronge, già alla guida a Gothenburg di un altro noto locale, il vRÅ.