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Prada lancia Nonconformist.

“Why be extraordinary when you can be yourself”, una frase, questa, del coreografo Daniel Ezralov che annunciava la singolare caratteristica di una delle sue più celebri e fortunate tournée di qualche anno fa e che potrebbe tranquillamente riassumere il concetto della nuova comunicazione firmata Prada. Un personale invito ad interpretare nessun altro se non se stessi e tutto il proprio caleidoscopio emozionale.

Niente di più bello della normale e reale quotidianità che spicca già da qualche tempo nel nuovo progetto artistico rinominato 365, dove Prada, ci racconta della sua nuova visione di comunicazione d’insieme. Inaugurato con la presentazione delle collezioni uomo e donna dedicate alla Spring Summer 2017, il brand, affiancato dal fotografo Willy Vanderperre, pensa non ad una sola foto, ma tante, che siano in grado di parlare delle diverse sfaccettature del marchio con tanti volti, tanti personaggi e tante autentiche sensazioni. Un progetto che sarebbe durato nel corso di tutto l’anno e che continua per la Fall Winter 17/18 con l’integrazione di “Nonconformist”.

Se per la collezione della Primavera Estate 2017 il centro del tutto sono le differenze legate ai punti di vista, raccontate tramite la diversità degli ambienti e delle cromie, si passa infatti dall’ufficio alla spiaggia, al bianco e nero al colore tra cui spicca tra gli interpreti uomo anche Jude Law. Qui per Prada assumono particolare importanza cinque focus di base sui quali costruire la narrativa in sequenza multidimensionale: “Pathways, Frontiers, Stations, Exits e Terrains” che rappresentano dunque cinque scene della stessa storia legate dall’estetica del brand e dall’impronta del fotografo.

Per l’Autunno Inverno 2017/18 l’atmosfera è invece carica di spontaneità, nessuna posa fittizia o costruita. Le immagini sono state scattate prima dello show e prima dunque che chiunque vedesse sfilare i modelli. Prima che si potesse rischiare di perdere l’energica naturalità delle emozioni di Mikolaj Kajak, Aiden Andrews, Adam Osborne, Willem Vandenaar, Natalie Westling, Kris Grikaite, Sara Grace Wallerstedt, Jonas Glöer, Piero Mendez, Clement Chabernaud, Giedre Dukauskaite, Saskia De Brauw, Mia Brenner, tutti chiamati a rappresentare davanti l’obiettivo la loro personale visione dei capi dal mood anni Settanta e un filone politicamente dissidente.

365 – come i giorni dell’anno e come gli scatti realizzati da Vanderperre – è una libera sfida al classico concetto di pubblicità ed una vera e propria lettura di un intero universo fatto non solo di abiti, ma soprattutto di momenti e persone. Voluto da Miuccia Prada, capace come sempre di leggere le necessità dei tempi che corrono e – con l’Autunno Inverno 17/18 – della sua ritrovata visione di un lusso meno esibito, più riservato. 

Un miscuglio di tessuti, dal velluto, allo sherling, alla pelliccia fino ai patchwork dei colori e delle stampe che richiamano tra l’altro, il senso riscoperto per una magnificente nonché iconica passione del kitch.