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Sposaitalia: la bridal Week ha presentato la sposa 2018, vestita nel nome del romanticismo.
L’evento meneghino dedicato alle Bridal Collection, si chiude segnando lo stile della sposa di domani. Una donna più autentica, attenta alla forma e al romanticismo che, forse ispirata più dal Town in Flower che dalla primavera in se per se, diffida dal sexy in favore del floreale. Dice sì con indosso abiti più sobri, effetto reshoring anche nel gusto: Made in Italy e artigianali.

Un’edizione mirata all’essenza, niente maschere ed eccessivismi. stimolante, come l’ha definita Gai Mattiolo. Tanti i punti di forza delineati dalla sposa 2018, prima di tutto i tessuti, frutto di ricerca e innovazione come quelli presentati ad esempio dallo spagnolo Hannibal Laguna, realizzati in piqué di seta, dall’effetto maglia metallica, oppure il water-resistant di Atlahua Sposa.

Se la chiave di Antonio Riva è da ricercarsi nello studio di delicate proporzioni architettoniche, quella della linea presentata da Elena Bellantuono risiede nella Belle Epoque, mentre, per Blumarine Spose, quella della sartorialità è una questione di DNA, rispecchiata dall’applicazione dei micro fiori e da tutte le 40 uscite, tante quante le candeline che il brand si ritrova a spegnere oggi.

Una questione di forme invece per Elisabetta Polignano, il brand punta sul tridimensionale e sulle sfumature luminose. Enzo Miccio presenta una collezione di proverbiale eleganza mentre per la signora di Barcellona, Inmaculanda Garcia, la sposa punta alla purezza senza tralasciare design e femminilità che a tratti diventa anche eclettica. Pensa invece alla luna di miele Kisui Berlin, impostando la sua cifra stilistica ispirandosi ai coralli della Polinesia, insieme a tutti i suoi elementi marini declinati su stampe e cromie sulle linee scelte per SposaItalia.