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Il film di Versace per la nuova campagna degli accessori celebra il potere della diversità.

Ci sono molti modi per poter scrivere una poesia e Versace sceglie la semiotica visuale di un racconto eterno, in bianco e nero, che fa da sfondo alla presentazione degli occhiali e degli orologi che guardando il filmato, sembrano quasi passare in secondo piano lasciando trasalire tutta l’emozionalità dell’amore, della forza e del coraggio. Non solo qualità greche riportate nella contemporaneità tramite un viaggio onirico che sa di ninfee mitologiche e divinità elleniche, ma anche elementi distintivi del marchio impressi secondo i leggeri movimenti delle dita, che lentamente si muovono sui corpi formando la V.

Silenzi, gesti, sguardi. Mani che si incrociano e labbra che si sfiorano. Danze leggere e abbracci sensuali appena accennati. Si chiama The Manifesto ed è il titolo del mini film che Donatella Versace ha realizzato con Luca Finotti – il Director dall’animo avanguardista che mixa classicità e pop – per il lancio della nuova linea di accessori. Un corto che sa di pura celebrazione della diversità e dell’integrazione. Tra legami e simbolismi, l’amore ne è la base ed il collante. Elementi che diventano il veicolo filosofico per cui la stessa Versace assume quasi i caratteri di un saggio sciamano, andando a diffondere in maniera sana quello in cui crede fortemente: “Non importa chi siamo o da dove veniamo, questo è quello che la società di oggi dovrebbe sapere. Dovremmo tutti vivere in armonia e rispetto”.

Non c’è bisogno di alcuna parola, le immagini sono sufficientemente esplicative e le azioni parlano da sole. Modelli di diverse etnie, assenza di colore. Libertà, emotività. Si può essere ciò che si vuole. L’individualità è una delle chiavi di lettura imprescindibili per il mondo di Versace che in occasione del lancio dei nuovi accessori, sancisce il tutto affiggendo il suo Manifesto.