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Chanel accresce il progetto Métiers d’Art. Entro il 2020 tutte le maestranze riunite sotto un nuovo ed unico building.

Dopo la presentazione della sfilata evento Paris-Hamburg, la collezione realizzata per la presentazione di Métiers d’Art 2017/18 ad Amburgo – città natale di Karl Lagerfeld – maison Chanel, decide di ampliare e dare maggior risalto al suo immenso progetto che intende valorizzare l’esclusiva artigianalità dei suoi prodotti. Capi e accessori unici che prevedono la necessità di un approccio sartoriale, oltre all’applicazione di elementi distintivi, pregiati, ineguagliabili che per esempio per l’ultima passerella all’interno dell’avveniristica Elbphilharmonie dove il marchio ha lasciato parlare rivetti dorati, tweed raffinati e incomparabili piumaggi firmati Lemarié. Ora Chanel annuncia che entro il 2020 gli verrà dedicato un immenso spazio d’autore che servirà a riunire tutte le maestranze sotto un unico tetto.

Chi non rimarrebbe ore ed ore davanti al PC immerso nell’atmosfera quasi onirica, guardando come la manifattura di Chanel realizza una delle sue preziose borse. Un sito ad hoc e centinaia di filmati che mettono il punto sulla specialità del lavoro artigianale. È Métiers d’Arts, ed entro il 2020 va a rafforzare il suo sistema con un nuovo spazio in Francia. A questo importante lavoro sarà dedicata una superficie di 25.500 mq divisi su cinque piani e due seminterrati. La mega struttura sorgerà alla Porte d’Aubervilliers, tra il XIX arrondissement di Parigi e il comune di Aubervilliers, un quartiere in piena evoluzione.

Affidato all’architetto Rudy Ricciotti, (già vincitore del Grand Prix National d’Architecture), amante e sostenitore del calcestruzzo, che oltre ad esaltare la mineralità della materia prima, permette di utilizzare tecniche innovative. Per farsi un’idea è possibile il MuCem di Marsiglia, il Dipartimento di Arti islamiche del Louvre, lo stadio Jean-Bouin di Parigi e il museo Jean Cocteau di Mentone. Quello di Ricciotti verso l’architettura, è un vero approccio culturale. Lui stesso spiega in una nota: “La filosofia alla base del progetto si fonda sulla narrativa del rapporto tra complessità tecnica degli artigiani della moda e virtuosismo al servizio del creato e della bellezza”.