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Chiude Milano Moda Uomo e la sua parola d’ordine è comodità. Ecco i trend del guardaroba maschile per il prossimo Autunno Inverno.

30 sfilate, 24 presentazioni e 12 eventi. Un calendario fitto di incontri per scoprire in anteprima quali sono i trend del prossimo Autunno Inverno 2018/19. Pantaloni svasati, capi oversize, multistrato e polimaterici, dove spiccano lane mohair e cashmere accostate ai dettami del mondo sportswear che da tempo svetta sullo styling del prêt-à-porter. Un guardaroba che si compone di elementi reinterpretati secondo gli stilemi del trekking e della vela soprattutto, per accessori che vanno dai boot da indossare sotto pantaloni sartoriali dal taglio jogging. Oppure su parca, zaini e pochette in naylon.

Il leitmotiv è la comodità, completi e giacche sfoderate e destrutturate, materiali nobili, morbidi al tatto per outwear reversibili da indossare un po’ alla svelta come farebbe un vero artista hyppie. Tante anche le incursioni nel mondo militare per capispalla e scarpe. Tratti in comune per tutti i brand che dal 12 al 15 gennaio hanno presentato a Milano le loro creazioni, a cui si uniscono le provocazioni sdoganate del gender no gender, più articolazioni bazaar con i tessuti d’arredamento come i tendaggi di Versace, e incursioni bohemien trasportate all’interno dello urban industriale.

Da Prada a Moschino, passando per Dolce & Gabbana, Zanotti, Missoni e GCDS. Tra presentazioni e passerelle ecco alcuni dei “best of” di Milano Moda Uomo.

Dalle sembianze di un magazzino glamour, tra scatoloni e impalcature metalliche, sfila l’uomo di Prada. La Signora della moda esalta i capi in nylon con un allestimento scenico ad hoc. Capi che ripercorrono le tappe d’archivio. L’iconico tessuto che negli anni ’90 ha segnato per lei una vera rivoluzione, torna a distanza di vent’anni in maniera preponderante. Look sportivi e stratificati che si costruiscono attorno al capo chiave, cioè l’outwear, ampio, lungo, avvolgente. Un fit più asciutto e classico per Dolce & Gabbana che dopo la sfilata all’insegna della regalità, bissa lo show all’interno di Rinascente in Piazza Duomo con la collezione Sartoria. Catwalk avveniristica, su e giù per le scale mobili, sfilano le creazioni della coppia d’assi. Geni della comunicazione, il marchio apre la passerella al pubblico, la cui spontaneità è una vera fonte d’ispirazione per il duo di creativi.

Una colazione sull’erba tutta al maschile invece per Missoni, dove al posto della flora di Manet, ci sono i tappeti artistici di Loredana Longo, esposti su richiesta di Angela Missoni. Interpretano il suo pensiero, trasformando l’oggetto in qualcosa di simbolico ed evocativo come una preghiera o un sogno che l’artista riempie con parole bruciate. Frasi brevi pronunciate dagli uomini dai poteri forti e che secondo le due donne sono così potenti da poter cambiare il destino delle persone. Su di essi si stagliano gli abiti del marchio realizzati con filati e macchinari unici nel loro genere, creando pattern colorati per una silhouette definita softly-tailored, all’insegna del confort urbano, immaginato per un uomo che si veste frettolosamente, ma sempre con stile. Velluti, sete e mohair, must-have il pullover reversibile in nappa e sherling. Il fit dei pantaloni diventa slanciato grazie alla vita alta e largo alla caviglia, sotto il quale si indossano i mocassini con spesse suole militari. Punta invece al latex e al fetish Moschino, che reinterpreta l’immaginario della perversione secondo l’agender. Jeremy Scott propone capi che non si distinguono poi troppo tra uomo e donna, immancabili le aderenze come le trasparenze e un mood oltremodo sfrontato, dove spuntano anche le stampe erotiche delle Polaroid di Carlo Mollino accostate alle stampe di tipo floreale, insieme a slip in pvc e giacche smoking “tandem”, da indossare insieme, uniti per la coda.

Torna di nuovo il mondo dello sportswear con Zanotti che presenta la nuova collezione di scarpe dall’animo trasformista, dove il mocassino si porta con il calzino rigido appositamente realizzato e all’occorrenza removibile. Incursioni militari per gli scarponcini borchiati oppure rivestiti in montone e sneaker ispirate al mondo della corsa, ma da indossare sotto impeccabili suit. Uno show diviso in tre atti invece per GCDS: antefatto, dramma, lieto fine. Per ognuno di essi temi e rimandi iconografici fiabeschi, realizzati in collaborazione con Disney.