Skip to main content

Potremmo forse definirlo il “Curioso caso italiano”.

Ecco la storia di un gioiello made in Italy chiuso nonostante l’avanguardia della ricerca, oggi ripreso e valorizzato dai lungimiranti francesi. Un laboratorio di analisi che faceva capo a un liceo di Prato, l‘Istituto Tecnico Industriale Buzzi per l’esattezza che, con il suo BuzziLab, effettuava le analisi sui tessuti per alcuni dei più famosi marchi di moda.

Attività chiusa dall’Istituto nel settembre scorso, a quanto pare per l’incertezza sul suo status giuridico e, sembra  forse anche perché i volumi di fatturato erano,  “incongruenti” con lo status del laboratorio.

Fra i  principali clienti di quel laboratorio il Gruppo Kering

Il colosso del lusso francese che tra i suoi brand vanta Gucci, Saint Laurent, Balenciaga non è rimasto inerme davanti la chiusura del laboratorio. Ha pensato bene di trasformare un disastro all’italiana in un business. Dunque ha rimesso in piedi la squadra di tecnici esperti che lo gestiva, e lo inaugurerà  in piena attività dal 2021, con il nuovo nome di TIL: Test & Innovation Tecnology.

Il sindaco di Prato, Biffi, ha detto: “Siamo contenti che un gruppo così importante venga in città, ma forse il sistema Prato poteva funzionare meglio”.

Kering afferma che il Til manterrà le competenze del vecchio laboratorio:

TIL “diverrà un nuovo polo di eccellenza al servizio dei marchi del Gruppo Kering e delle aziende manifatturiere locali, nazionali e internazionali che vorranno avvalersi dei servizi”.

Til sarà aperto a tutti gli altri brand del lusso e alle imprese che faranno richiesta per i suoi servizi.

Così Kering farà analisi e consulenze per la filiera moda: test di tipo chimico, fisico e biologico su prodotti finiti, semilavorati e materie prime. In particolare si impegna per i settori dell’abbigliamento, della pelletteria, delle calzature, dell’orologeria e della gioielleria e dell’occhialeria. Verranno effettuati test per la verifica della conformità dei prodotti finiti e degli aspetti di sostenibilità dei processi e dei prodotti stessi. Oltre ad attività volte alla valorizzazione della comunicazione e del marketing.

Per il gruppo francese si tratta di: “confermare la strategicità della presenza in Italia”.