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Se dici borchia, dici Rockstud. Un elemento non è mai stato più punk, raffinato e riconoscibile come quello degli iconici accessori Valentino Garavani Rockstud. La collezione di accessori della maison romana compie dieci anni e ora conquista una X oltre a un grande laboratorio di idee istituito dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli, in grado di riflette i valori di identità, inclusività e community in cui lui stesso crede.

Il passo della modernità racchiuso in una X: nasce Valentino Garavani Rockstud X

Valentino celebra l’essenza della linea di accessori nata dieci anni fa con un progetto “open lab” che ospiterà collaborazioni con designer, marchi e artisti internazionali. Il primo coinvolto è il designer britannico Craig Green.

Un progetto che rappresenta il nuovo atto della rivoluzione stilistica firmata Pierpaolo Piccioli, impostata sul processo di ri-significazione dei codici iconici della Maison, dove convivono realtà e sogno, high and low, punk e bourgeois, Couture e street. Già in occasione della presentazione della Spring Summer 2021, Pierpaolo Piccioli ha affermato che: “La moda per me è un modo per parlare dei valori che contano oggi. La vera accettazione della diversità. Tolleranza e gentilezza. Questo è il mondo che voglio raccontare attraverso il mio lavoro di designer”.

Valentino Garavani Rockstud X: un dialogo creativo aperto tra Pierpaolo Piccioli e il mondo contemporaneo artistico, culturale e della moda.

X, come il numero romano che indica il decimo anniversario dall’introduzione della borchia che incarna un segno riconoscibile della Valentino contemporanea – simbolo essenziale degli accessori Valentino, dalla forma quadrata e cruciforme e dalla personalità metallica che rende omaggio a Roma e al Palazzo Romano caratterizzato dal “bugnato” – ma anche emblema di una firma collettiva e fattore moltiplicativo per una tela bianca da arricchire con nuovi codici di significazione.

L’open lab inaugurato da Craig Green.

Designer specializzato nel menswear Craig Green è stato vincitore per tre anni consecutivi, dal 2016 al 2018, del prestigioso British Menswear Designer ai Fashion Awards, gli Oscar della moda. Scelto da Valentino come primo interprete di questa nuova era degli accessori Rockstud… Da sempre la ricerca di stile di Craig Green è impostata sull’esplorazione dei concetti di uniforme e utilità. Incredibili le sue interpretazioni della workwear jacket. Le sue collezioni sono una profonda commedia drammatica ed emotiva tanto che spesso i suoi abiti sono stati il cuore di alcuni spettacoli teatrali e cinematografici eccezionali, come per esempio lo sono stati i costumi per “Obsidian Tear” di Wayne McGregor alla Royal Opera House nel 2016 e “Alien: Covenant” di Ridley Scott nel 2017.

Craig Green, per Valentino, porterà il suo approccio distintivo per re-interpretare l’iconica borchia, dando vita a un pezzo inaspettato.