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Katherine Price Mondadori è una donna energica e piena di vita. La seconda moglie del magante dell’editoria (scomparso nel 2002), racconta a POSH la sua vita in Puglia e tutti i desideri per la sua Masseria Lamacoppa. Un luogo magico per una luxury stay che parte dalla terra.

Scopri su POSH l’intervista completa a Katherine Price Mondadori.

Da quando è di proprietà della famiglia Mondadori, la Masseria Lamacoppa ha accolto persone di tutti i tipi: intellettuali, fotografi, scrittori e scrittrici, artisti. Lamacoppa è l’ambiente perfetto per conversare di arte e cultura, o anche per rimanere in silenzio.

Una location ad uso privato, ora abitata da Katherine che ha lasciato Milano a causa della pandemia, ma che d’estate viene affittata settimanalmente a ospiti fidati.

“Persone di cultura che amano il bello e che tornano ogni anno”, racconta Katherine. “Vengono dalle Filippine, dall’Australia, dall’Inghilterra, da tutto il mondo! Quando affitto rimane lo staff che mi segue durante l’anno e lascio nelle stanze tutte le mie cose perché vorrei che gli ospiti si sentissero come a casa loro”.

Masseria Lamacoppa si trova vicino a Ostuni, la città bianca, ed è immersa in settantatre ettari di olivi e di macchia disseminati di piccole costruzioni, le stalle per gli animali, molte delle quali ristrutturate da Katherine: una è diventata un cinema molto intimo e affascinante. Lontano dalla casa c’è una vasca meravigliosamente grande e articolata, che sarebbe riduttivo definire “piscina”, ombreggiata da querce secolari, baciata dal sole e dal silenzio.

Katherine racconta che dopo il 1850, la Masseria era “di tutti e di nessuno” perchè i signori delle contrade circostanti, non avendo nulla da fare d’inverno, si incontravano al bar e si giocavano il palazzo, che passava perciò di mano in mano. Gli anziani del paese le raccontano questi aneddoti, e di come la vita di un tempo, quella rurale, dei contadini, dei fattori, delle terre coltivate con fatica stia ormai scomparendo.

L’obiettivo di Katherine è proprio quello di ridare la vita a certe tradizioni: “Ogni domenica alle dieci viene un sacerdote di Ostuni a dire la messa nella nostra piccola cappella e può partecipare chiunque, perché mi piace aprirla a tutte le persone del paese. Di solito chi viene porta qualcosa, come da tradizione, formaggi, frutta, verdura e altre cose di produzione propria. Ci sono ancora tre o quattro donne che vestono tutte di nero per venire a messa. Questa tradizione della domenica mi piace particolarmente perché incontro persone con le quali mi piace fermarmi a chiaccherare e dalle quali imparo moltissime cose che non sapevo”.