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Conosciamo Acqua di Puglia, un’azienda volta a riqualificare il territorio attraverso attente opere di ristrutturazione, dando vita ad eleganti dimore.

Alla base, la forte passione dell’architeetto Massimo Brambilla per il restauro e l’archeologia che lo portano a progettare opere volte ad esaltare l’Italia, mixando il design contemporaneo italiano con l’artigianalità tipica dei piccoli paesi di provincia: negli ultimi due anni numerosi sono i suoi progetti in Puglia, dove trasforma antiche abitazioni abbandonate in lussuose dimore estive. Ma ancora, a muovere i progetti c’è l’oculata ricerca di  immobili immersi nei più piccoli centri storici o sperduti sulle coste salentine con l’ obiettivo di dar loro una nuova vita.

Utilizzando abili maestranze locali coordinate da un ufficio tecnico molto professionale e mixando i requisiti richiesti dalla committenza, il risultato finale sono case da sogno caratterizzate da uno stile rural-chic tipico di Acqua di Puglia.

Case raffinate ed eleganti, uniche nel loro genere, capaci di emozionare distinguendosi dalla classica ristrutturazione.Viene curato anche l’arredamento delle strutture attraverso una linea d’arredamento minimal ispirata ad uno stile di vita sobrio ed elegante progettata da noi. In un contesto rural-chic, i prodotti Acqua di Puglia esaltano la bellezza del Salento nelle forme e nei profumi di questa terra unica.

Cuscini in morbido tessuto, nasse realizzate da pescatori trasformati in complementi d’arredo a parete, vecchie sedie accuratamente restaurate, specchi con bordi di pizzo ricamato da sarte locali, lanterne in ferro forgiate da fabbri salentini sono solo alcuni dei prodotti che costituiscono la linea Acqua di Puglia.

La filosofia

“Le numerose esperienze di archeologia mi hanno insegnato che nulla, nel vivere e nel costruire, è lasciato al caso. Per questo motivo apprezzo recuperare e valorizzare ciò che scopro durante il cantiere, fosse anche una piccola firma lasciata a matita dal vecchio capomastro sul muro, piuttosto che un nobile affresco nascosto sotto un più recente intonaco di cemento, cercando di conferirgli quell’importanza che, molte volte, il tempo o le nuove mode hanno oscurato. Questa mia volontà, combinata alla valorizzazione della bellezza del territorio in cui opero e delle sue materie prime, mi spinge sempre a reinterpretare tali autenticità in una chiave nuova, accostandole a materiali più contemporanei. In questo modo, gli opposti coesistono, creando molte volte forticontrapposizioni tipiche dei miei progetti. Tendo a mantenere quello che c’è, cercando di valorizzare gli elementi architettonici poveri che di solito non hanno alcun valore”. Massimo Brambilla

I progetti in Puglia
La Selva, Ostuni (Brindisi) Fine lavori: 2021
La selva nasce dalla ristrutturazione di una classica casa degli anni’70 che a sua volta é frutto di un ampliamento di un tipico trullo pugliese. L’ architetto ha voluto riportare in auge questa struttura dandole una nuova vita. Il primo intervento fu quello di demolire la tettoia in cemento armato costruita negli anni ’70, insieme ai marcapiani anch’essi in cemento armato. Per quanto riguarda le finestre – tutte irregolari – sono state trasformate in porte finestre mantenendo l’irregolarità tipica dell’architettura mediterranea semplicemente ampliandole verso il basso. Per quanto riguarda la facciata, quest’ultima è stata ripulita con l’intonaco e imbiancata con la calce. Successivamente,
davanti a quest’ultima, l’architetto ha inserito un porticato in legno, anch’esso tipico mediterraneo.
Siccome il volume era tutto bianco, sia davanti che dietro sono stati creati dei piccoli giardini per ciascuna delle 3 camere, così che ognuna di esse godesse di uno spazio esterno privato composta da una doccia esterna e da un salottino circondato da cactus e fichi d’india; l’obiettivo era quello di creare una sorta di Hortus conclusus (il tipico giardino medievale di monasteri e conventi) dove l’ospite può godere di una privacy e relax totali. Per realizzare tali giardini privati si è scelto di utilizzare blocchi di carparo estratti da una cava gallipolina caratterizzata da un colore beige (a differenza della pietra locale di Ostuni che è più chiara) in modo tale da creare contrasto con il bianco circostante. Per quanto riguarda gli spazi interni sono stati lasciati tutti molto bianchi e
puliti utilizzando molta muratura e creando numerose ducchene per far accomodare gli ospiti.
Anche per fare i piani dei bagni, della cucina e dei camini é stata utilizzata la muratura – tipica dell’architettura mediterranea vista la scarsità delle materie prime. Per sottolineare la matericità del luogo è stata utilizzata la pietra leccese, lavorata localmente, per creare i vecchi catini dove si lavano le posate e gli ampi lavandini. Per quanto riguarda la cucina si ha optato per uno stile rustico-chic utilizzando assi di legno realizzate da un falegname locale e semplicemente accostate tra loro. Le partizioni sono state fatte in muratura e chiuse con ante di legno ricoperte di bianco. La casa consta di una grande cucina con isola, il cui ripiano é stato realizzato con pietra di Trani (una pietra sempre calcarenite ma più dura della pietra leccese e perfetta per i piani della cucina / per il suo pavimento poiché assorbe molto meno), un ampio soggiorno con vetrate in alluminio dotate di
una sola anta scorrevole per far entrare più luce e far godere di più il paesaggio pugliese esterno.
Il salone è dotato di pavimento radiante così da disporre del riscaldamento per l’inverno. Seguono poi 3 camere matrimoniali con bagno ensuite arredate in stile mediterraneo. Per gli esterni si è scelto di ricoprire il vecchio piazzale di ghiaia (pietra calcarea di Ostuni letteralmente sbriciolata),
per ricreare l’ aia delle vecchie masserie. Si è poi ricreata, all’esterno, un’ ampia zona living da una decina di posti in muratura dove l’ architetto ha voluto sottolineare il senso di orizzontalità e di vuoto completo, sottraendo la zona d’ombra affinché il sole baciasse completamente questa zona (bisogna tenere presente che il clima di Ostuni è meno caldo del basso e arido Salento). Per quanto concerne la piscina, 2x10m, si è scelto di realizzarla lunga e stretta come se fosse un canale che dà acqua agli ulivi sottostanti. La zona prendisole, composta da due lettini matrimoniali in pietra e dotati di un comodo cuscino 2x2m, si affaccia sull’ uliveto, creando una fusione con la natura circostante. In fondo alla lunga piscina è stato ricreato un punto fuoco realizzato all’ interno
di un muro a secco ricostruito, in modo tale da far godere la piscina anche le sere d’estate,
illuminandola in modo naturale con il fuoco. Lo stesso muro è stato ricreato come recinto all’ inizio della proprietà al fine di delimitarne i confini. Per l’illuminazione si è scelto di utilizzare lampade fatte su misura per Acqua di Puglia realizzate in pietra leccese con l’inserimento di fari a led a basso consumo (produzione: carparo.net). Si è optato per una luce radente per quanto riguarda gli esterni, mentre per gli interni sono state scelte luci dall’alto per illuminare meglio gli arredi, come se fosse una sorta di museo.