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Valencia, la prossima capitale del turismo intelligente svela le sue prossime carte per conquistare i riflettori d’Europa e non solo

Ha appena guadagnato il titolo di European Capital of Smart Tourism 2022 (e da poco confermata anche città per i Bid City Gay Games XII, nel 2026) per i suoi prossimi progetti che guardano a un turismo intelligente, basato sulla sostenibilità, l’accessibilità e lo sviluppo digitale. Parliamo di Valencia, città dallo spirito sempre più frizzante che si apre ad una stagione di grandi novità. Dietro la conquista dell’ambita nomina per la terza edizione del concorso europeo, in primis, uno slancio culturale che inizia ad esempio con il prossimo Caixa Forum, spazio che porta la firma di Santiago Calatrava, situato all’interno dell’edificio Ágora della Città delle Arti e delle Scienze, aperto convegni ed eventi di respiro anche internazionale. Il futuristico padiglione dopo il lungo restyling porterà sin dalla prossima estate musica, visual art, istallazioni e cicli di incontri con artisti ed autori ma, allo stesso tempo, nel suo quartiere più all’avanguardia, un gioiello architettonico articolato e pensato anche per aree ristorative, librerie, negozi al suo interno, sfruttando uno spazio di circa 6.500 metri quadrati. Collegata anche a questa zona, si snoderà poi la nuova linea 10 della metro che punta a diventare, in particolare, un altro hub d’arte contemporanea dal quartiere Nazaret al centro. Al lavoro infatti per sfruttare le aree interne della linea lunga cinque chilometri ci saranno otto giovani illustratori locali, ai quali è stata affidata l’immagine di ciascuna stazione, nel nome della street art.
La città del Turia – fiume che nel cuore del centro ha lasciato il suo letto a giardini e arterie già verdi sapientemente sfruttati dai cittadini – ha cercato di tutelare il maggior numero di specie floristiche (dal 2019, è sede del Centro Mondiale per l’Alimentazione Urbana Sostenibile della FAO) ed è anche per questo che nell’ultimo periodo ha collocato una ventina di alveari su alcune terrazze della città per pollinizzare e contribuire alla biodiversità dei parchi della città. Nella stessa ottica di preservare molti più spazi dall’inquinamento anche la scelta poi anche di una nuova configurazione della pedonalizzazione della piazza del Comune e la prossima ristrutturazione della zona intorno al Mercato Centrale e alla Piazza de la Reina, fulcro non solo turistico ma sempre più anche culturale. Proprio per la Piazza de la Reina poi, si prevede un progetto decisamente green che vuole aumentare la presenza e la varietà di alberi, predisponendo il recupero di tettoie, l’installazione di fontane e diffusori d’acqua per rendere il circuito del centro cittadino più vivibile ai pedoni – ma al tempo stesso anche più rispettoso delle risorse naturali – per la città e non solo. E intanto si prepara un sistema interconnesso e del tutto digitalizzato, in grado di monitorare e misurare le emissioni di CO2 che il turismo nelle sue varie forme lascia ogni anno in città.

Le prossime “estrellas”

Valencia punta a diventare nel 2022 anche meta di una fuga gastronomica di primo livello sulla piazza mondiale. Una buona mappa ai prossimi migliori ristoranti in città e dintorni nascerà dal prossimo 14 dicembre, quando al Palau de Les Arts di Valencia si terrà il Galà di presentazione della guida Michelin Spagna e Portogallo. L’evento top, con i più importanti chef, sommelier e personalità della scena gastronomica spagnola, verrà coordinato dello chef stellato Quique Dacosta e nell’occasione saranno assegnati riconoscimenti ai prossimi top restaurant in ascesa. In evidenza quindi non solo la gastronomia valenciana ma anche le firme dell’alta cucina internazionale che hanno scelto di aprire entro i confini iberici e lusitani.

Luxury hotel opening

Fra gli opening più attesi Only You e le sue 91 camere e suite, il nuovo standing dell’ospitalità valenciana del Gruppo Palladium. Il boutique hotel a cinque stelle sorge nella centralissima Plaza del Ayuntamiento ed è definito dallo stile dell’interior designer Lazaro Rosa-Violan. Seppur dal gusto sobriamente retrò, il nuovo hotel si caratterizza soprattutto per l’attenzione alla ricercatezza del dettaglio, dagli arredi ai servizi. In tal senso, ad esempio, nasce la scelta originale di proporre al suo interno una fioreria con flower designer a disposizione e una sartoria Tom Black per le esigenze personalizzate degli ospiti. Tre sono poi i ristoranti aperti all’interno: il Salvaje, di cucina fusion giapponese curato dallo chef venezuelano Fermín Azkue, il mediterraneo El Mirador (da notare la vista panoramica che offre sulla città) ed infine il Trotamundos per chi sceglie la gastronomia valenciana. Non manca un cocktail – lounge – il Trotamundos – nel foyer che propone idee del miglior mixologist firmate dal noto bartender locale Iván Talens.