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Veronica Berti Bocelli è imprenditrice e moglie di uno dei più grandi artisti musicali di tutti i tempi, Andrea Bocelli.

Veronica ha svolto un ruolo fondamentale nella carriera del marito. È stata coinvolta nella gestione e nella promozione delle sue attività artistiche, oltre a essere una presenza costante al suo fianco durante le esibizioni e gli eventi. Ha anche collaborato alla produzione di alcuni dei suoi album. Ma Veronica non è solo la moglie di un grande artista, è anche una donna di successo, impegnata in opere di beneficenza. Insieme a Bocelli, sostiene diverse cause umanitarie e organizzazioni non profit. La loro fondazione, la Andrea Bocelli Foundation, si impegna a migliorare la vita delle persone in tutto il mondo, con particolare attenzione ai bisogni delle persone con disabilità e delle comunità svantaggiate.

Lei è uno dei pilastri della fondazione di Andrea Bocelli…

Proporrei l’immagine più pragmatica del mattone: faccio la mia parte, metto al servizio della comunità il mio piccolo mattone, come tutti i componenti di questa grande famiglia che ha costruito una altrettanto grande, ideale casa comune, attiva ormai da dodici anni.

ABF è strutturata fin dal principio quale istituzione con ruoli precisi al suo interno: ciascuno di noi apporta le proprie idee e offre il proprio contributo, però alla fine c’è un board che valuta e stabilisce cosa si può e cosa non si può fare. Io cerco di mettere a disposizione della fondazione le mie capacità, sempre però con i piedi per terra e nella piena coscienza che, quand’anche si possa parlare di successi organizzativi, la mia perizia – come quella di tutti – è un dono e non ho alcun merito ad averlo ricevuto, se non giusto quello di non sprecarlo e utilizzarlo nel miglior modo che posso.

Come nasce ABF?

Credo che il mondo si divida in due: chi può mangiare e chi non può.

Noi siamo nati dalla parte fortunata, ma non per tutti è così. Quando inizi a fare del bene e incontri persone speciali, capisci che anche un piccolo gesto può fare la differenza, diventa quasi una dipendenza: vorresti poter cambiare tutto, anche se purtroppo non è possibile.

Ci sono un’infinità di situazioni che meritano attenzione e supporto e così mio marito ed io abbiamo iniziato a finanziare diversi progetti e a sostenere diverse cause. Poi però ci siamo resi conto che la quantità di richieste che ci venivano fatte era così elevata che senza un’organizzazione più sistematica diventava impossibile gestire tutto al meglio. Da qui, la decisione di dar vita ad una Fondazione che potesse rispondere in maniera ottimale alle richieste, essere un esempio per altri e anche un punto di riferimento per chi volesse rivolgere richieste di aiuto o avere l’opportunità di donare. In questi anni, grazie alla Andrea Bocelli Foundation, abbiamo raccolto oltre 45 milioni di euro che abbiamo destinato a moltissime iniziative.

Marchigiana di nascita, si è trasferita a Forte dei Marmi oltre vent’anni fa…

Ed è stato quasi un amore a prima vista.Sono arrivata a Forte dei Marmi l’8 maggio 2002, in una notte piovosa, la “bella addormentata” non si era ancora risvegliata.

Ma dopo pochi giorni, al suo risplendere nel fulgore della primavera, ho capito subito che quel luogo non mi avrebbe più vista partire.

Cosa le piace di più del Forte?

Amo il suo mare ma in questo caso non lo metterei in cima alla lista, è un elemento che apprezzo ovunque, di cui riesco a godere da qualunque litorale.

L’unicità di Forte dei Marmi è la somma di tante piccole e grandi cose… Potrei riassumerle in quell’atmosfera magica che regala la sensazione di essere sempre in vacanza. Credo sia una fortuna poter vivere in un luogo di villeggiatura, poiché la felicità di chi raggiunge la Versilia per godersi il meritato riposo, ci contagia sempre un po’. Personalmente, forsanche in risposta ai ritmi serrati imposti dall’attività professionale, prediligo i mesi più calmi, quelli di gennaio e di febbraio, per la poesia silenziosa che questo microcosmo è in grado di offrire ai (pochissimi) visitatori. Naturalmente, in primavera la natura dà il meglio di sé e i colori ed i profumi che l’intera zona propone sono meravigliosi. Mentre a luglio e ad agosto, il Forte è giustamente per tutti coloro che scelgono di trascorrere qui le loro ferie. E se all’inizio ci sentiamo persino un po’ “invasi”, in realtà quasi subito comprendiamo essere una “invasione di gioia”.

L’intervista completa su Posh 109