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“Il muschio è la firma olfattiva di Bulgari, è iscritto nel suo DNA perché è in grado di esaltare la bellezza di tutto ciò che lo circonda”, ci spiega Jacque Cavallier durante una tavola rotonda dove, insieme ai colleghi Alberto Morillas e Sophie Labbé, ci racconta il ruolo chiave che questa materia prima ricopre nel processo creativo dei nasi profumieri.

Di Emanuela Ghislotti

 

Villa Botanica è un luogo da sogno, una tranquilla oasi in Provenza vicino a Grasse, zona dichiarata patrimonio dell’UNESCO e culla della profumeria moderna. Lo sguardo si perde in una vista mozzafiato oltre l’orizzonte del mare e nei 40 mila metri quadrati di terreno che la circondano si trovano le materie prime più pregiate della profumeria come il gelsomino di Grasse, la rosa di Maggio, la lavanda, la mimosa, gli agrumi del Mediteraneo.

Noi di Posh siamo tra i privilegiati per i quali Firmenich ha aperto le porte del suo terzo Fine Fragrance Atelier per un tour super esclusivo guidato da tre maestri profumieri d’eccezione – autori di numerose fragranze di Bulgari – che ci hanno regalato un punto di vista unico su una delle materie prime più affascinanti, il musk.

Con Bulgari il paragone con le sue pietre preziose – uniche ed esclusive – è inevitabile. “Ogni ingrediente che Bulgari impiega nelle proprie fragranze è raro e prezioso come una gemma, ma il muschio per un profumiere è come l’oro per il gioielliere. È la base di tutto ed è uno degli ingredienti più belli che si possano utilizzare”, dice Sophie Labbé.

“Ogni profumiere dovrebbe essere appassionato di musk. Bulgari ha iniziato a fare profumi con l’Eau Parfumée au Thé Vert e Bulgari Pour Homme, la prima fragranza da uomo che conteneva il 95% di muschio. Ventotto anni fa è stata una cosa rivoluzionaria”, racconta  Jacques Cavallier. “Piuttosto caro”, fa eco Alberto Morillas, “ perché i musk in profumeria sono come i diamanti: ci sono zirconi e pietre purissime come quelli di Bulgari”.

“Ognuno ha una sensibilità diversa quando si parla di muschio e delle sue sfumature, che possono essere fruttate, legnose, floreali, cremose e addirittura oscure. Cambia da pelle a pelle così come cambia il percepito da naso a naso. Quando si combinano più muschi è fondamentale capire come interagiscono, perché è come creare una melodia quando si compone musica”, spiega Morillas che 19 anni fa è stato l’artefice di Omnia Cristalline per Bulgari, ancora oggi tra le fragranze più iconiche di sempre.

“Il muschio non è solo nel DNA di Bulgari, ma in quello di tutta la profumeria moderna. Se una volta quando si parlava di muschio ci si riferiva al muschio tonkino estratto dalle ghiandole dei cervi in Tibet, oggi non c’è più una definizione esatta. Si parla invece di note muschiate riferendosi a quelle che esaltano gli odori e lasciano un sillage duraturo”, spiega Cavallier. “Negli anni ‘30 il direttore di Firmenich è riuscito ad individuare e sintetizzare le molecole che davano quei sentori, cambiando completamente il panorama della profumeria, aprendo le porte alla sperimentazione. Esiste anche una versione vegetale dai semi di papavero raccolti in Salvador, Perù, Paraguay e Guatemala e Bulgari ha sviluppato un tipo di ambretta ad uso esclusivo delle proprie fragranze”. Un altro meraviglioso esempio di musk è Allegra Magnifying Musk, “che esalta l’odore della pelle e amplifica il profumo preferito”.