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Per un week end ricercato, nel luogo che si lega alle origini di Venezia: nulla di meglio di un wine resort…

 

Per un week end in un wine resort d’eccellenza, si naviga verso Mazzorbo, l’isola collegata da un ponte in legno a quella Burano che, con la vicina Torcello, ne interpretano ancora oggi la Venezia Nativa.

 

Un’oasi da scoprire

Qui è possibile vivere un’esperienza che parla del territorio, della bella città d’arte nel suo riflesso più intimo ed appartato, quasi esclusivo.

La meta è infatti un wine resort che racchiude al suo interno una rarità di gusto e ricercatezza, sempre in linea con una filosofia attenta all’ecosistema circostante (e che è valsa il premio Best Hotel for Sustainability 2020 in Europa).

 

L’unicum del wine resort

La grande risorsa qui si deve ai vitigni di Dorona di Venezia, recuperati da Gianluca Bisol, figlio del proprietario e direttore Matteo, per un progetto che ha portato alla riscoperta e la produzione di 3500 bottiglie di vini bianchi uniche al mondo .

Questa è la vera e propria rarità di cui il fortunato wine resort italiano gode e di cui selezionati ospiti possono apprezzarne l’unicum.

La specifica scelta di una selezione del tutto particolare ben si abbina con la volontà di rendere anche omaggio ad una terra, al meglio dei vitigni locali, al coraggio di cantine piccole e dalla produzione limitata.

Sono scelte d’attenzione compiute da Gianluca Bisol per la riserva del wine resort di famiglia che ne diviene, a sua volta così, particolare scrigno-custode, senza eguali.

 

Un concept esclusivo

E tutto avvolge un concept più ampio che rende dedicata ogni attenzione.

Vogliamo proporre una cucina in grado di unire tradizione e innovazione in un luogo dall’atmosfera unica – dice Gianluca – in cui è possibile dimenticare per un attimo la frenesia e il caos delle città, lasciandosi travolgere dal verde e dalla pace della Laguna”.

Qui, nel Romantik Hotel Venissa Wine Resort, fra arredi ed oggetti d’arte di collezioni uniche e soffitti con travi a vista, ci sono solo 5 camere all’interno della tenuta e rappresentano l’ospitalità più discreta e accurata per completare l’esperienza enogastronomica.

Il culmine del quadro gourmand della proposta è poi la ricercata cucina del Venissa.

Gli chef Chiara Pavani e Francesco Brutto guidano lo stellato (dal 2012) ritrovo di sapori locali, delicati e avvolgenti che parlano della laguna e di Venezia a pochi veri intenditori…