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Non c’è il pubblico a circondare il red carpet dell’edizione numero 77 della Mostra del Cinema di Venezia, eppure l’atmosfera è ugualmente elettrizzante.

In questi primi giorni di festival abbiamo visto sfilare star del cinema e figure di spicco del jet set, sfoggiando look sfavillanti conditi da immancabile mascherina. C’è un elemento etereo, quasi di sospensione e attesa, in questo red carpet che scivola snello di folla. Sembra un altro mondo, eppure è sempre Venezia.

Certo che Tilda Swinton – Leone d’oro alla carriera – contribuisce non poco al fascino ultraterreno di questa edizione. Si presenta a ritirare il premio con un completo Chanel in bianco e nero e una maschera dorata da fiaba veneziana, incantando tutti. Lascia stupefatti anche la linea intrapresa da Cate Blanchett, che se confermata sarebbe quantomeno interessante. L’attrice australiana ha esordito infatti con un abito nero e luccicante di Esteban Cortazar, già indossato in occasione della premiere londinese del suo film Carol, nell’ottobre 2015. Si è poi ripetuta la sera successiva con un top floreale ricamatissimo, già visto sulla sua pelle candida in occasione dei Bafta Awards 2016. Confermerà anche stasera questa disposizione al riciclo?

Confermerà sicuramente la sua linea tutta italiana Anna Foglietta. La madrina ha indossato infatti e continuerà a indossare solo abiti nostrani: dalla smoking gessato nero Emporio Armani ai look casual Fendi. Un festival, in generale, che per ora parla molto al femminile. Parlano lo spacco di Georgina Rodriguez in rosa tenue e quello rosso fuoco di Madalina Ghena, oltre che al vestito da sposa – fortemente ridotto – di Giulia De Lellis.

Ed ecco che oggi sono attesi gli arrivi in laguna di Pierfrancesco Favino e Abel Ferrara. Prima d’ora, tra i protagonisti maschili, si è distinto solo Pedro Almodòvar, che ha sfoggiato un completo Giorgio Armani e presentato il cortometraggio The Human Voice, dove la protagonista è Tilda Swinton.

L’evento del giorno è sicuramente, come detto, l’arrivo di Favino. L’attore romano, ormai una stella internazionale, presenta il primo dei quattro film italiani in gara: Padrenostro. Diretto da Claudio Noce, la pellicola si ispira alla vicenda autobiografica legata al padre del regista, bersaglio di un attentato terroristico nel 1976.